Strada XXII Luglio
di Donato Carlucci – Tra il 21 giugno 1918 e il successivo 5 luglio, si svolse la famosa battaglia del Solstizio che vide protagonisti i Finanzieri nella Grande Guerra. La Guardia di Finanza ricorda, in questo periodo, l’anniversario della propria fondazione che a Parma, dove è presente da più di duecento anni, è tra le istituzioni più longeve.
Una delle strade più note e frequentate della città è sicuramente strada XXII Luglio, in pieno centro storico, ma non altrettanto noto è il significato di tale data per i parmigiani.
Il 22 luglio del 1854, Parma vide nascere un tentativo insurrezionale per liberarsi dalla dominazione austriaca.
Gli uomini della Reale Guardia di Finanza furono tra i primi ed i più ardimentosi a capeggiare la sommossa, ma pagarono a caro prezzo il loro coraggioso comportamento.
Cinque furono i condannati a morte e tre erano Finanzieri: Cirillo Adorni, Luigi Facconi e Emilio Mattei.
Quest’ultimo, nonostante fosse già morente per la cancrena che lo stava divorando, fu prelevato dall’ospedale, legato ad una barella che venne appoggiata al muro e fucilato.
Strada XXII Luglio fa riferimento a questo evento.
A ricordo, in via Saffi, all’angolo di Borgo delle Colonne, sull’edificio allora sede della Finanza, da dove partì la rivolta, è posta una lapide che, oltre al sacrificio dei tre finanzieri, commemora le altre due persone giustiziate quel giorno, gli operai Carlo Guellio e Davide Franzoni.
Colonnello Donato Carlucci, presidente Sezione Finanzieri di Parma
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