“31 anni e una pandemia”. Capitolo 30: Profumo d’incenso
Il profumo dell’incenso è l’occasione per una riflessione sull’eterna questione, oggi attualissima, del consenso e della percezione di sé. Conta la qualità o la quantità?
Il profumo dell’incenso è l’occasione per una riflessione sull’eterna questione, oggi attualissima, del consenso e della percezione di sé. Conta la qualità o la quantità?
La natura del progresso tecnologico è quella di risolvere problemi e, nel farlo, porne di nuovi. Più questo progresso è veloce, più le sue ripercussioni sul contesto sociale diventano difficili da gestire. Di qui, la proposta di alcuni studiosi della possibilità del biopotenziamento morale e l’esempio del buddismo.
Di Giuseppe Turchi
I luoghi simbolici racchiudono storie, e se queste sono universali, ecco che il simbolo si fa mito. In essi la natura parla con una potenza fuori dal comune.
di Sergio Tardio All’inizio del secondo millennio i predicatori itineranti, che percorrevano l’Europa diffondendo la buona novella, iniziarono a parlare alle folle, oltre che nelle chiese ove i pulpiti erano costruiti in modo...
Pubblichiamo il Numero 19 di PROSPETTIVA, contenente gli articoli di Gruppo Progetto Casa della Comunità, Saida Hamouyehy, la Redazione di Prospettiva, Federico Dazzi, Francesco Gianola Bazzini, Samuele Trasforini e Giuseppe Turchi pubblicati a Dicembre 2021.
Un’analisi del ruolo della casa editrice nel confronto tra culture.
Di Federico Dazzi
La prima neve: impossibile rimanerne indifferenti. Evoca ricordi, immagini e atmosfere, ed è quindi un’ottima fonte di dialogo.
Mai fidarsi delle prime impressioni, soprattutto quando osserviamo la natura.
Un augurio per il nuovo anno, con una poesia di Saida Hamouyehy.
Nell’era della post-verità la verità è scomparsa dall’orizzonte cognitivo, essa non è altro che una questione secondaria o al massimo un effetto collaterale. I social media non fanno che esasperare fenomeni quali camere dell’eco e bias di conferma, terreno fertile per fake news e teorie del complotto; in uno scenario di questo tipo non può che emergere un relativismo assoluto che appiattisce la realtà a una sua immagine individuale e soggettiva.
Di Samuele Trasforini
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