Livio Orazio Valentini e il suo rapporto con Parma. Una testimonianza di Alessandro Bosi
Livio Orazio Valentini e il suo rapporto con Parma. Una testimonianza di Alessandro Bosi
Livio Orazio Valentini e il suo rapporto con Parma. Una testimonianza di Alessandro Bosi
di Sergio Manghi. Sono i due aggettivi che qualificano, in drammatico contrasto, il titolo del primo e del terzo capitolo, rispettivamente, della Fratelli tutti: ‘Le ombre di un mondo chiuso’ e ‘Pensare e generare un mondo aperto’. Su quest’ultimo, in particolare, vorrei soffermarmi, per evidenziarne la convergenza con le sfide politiche emergenti dalla crisi radicale del moderno ‘progressismo’ liberale e socialista. Ma per trattarne adeguatamente è necessario insistere prima sui toni gravemente preoccupati dell’intero primo capitolo, volto a delineare le «ombre», com’è scritto, dello scenario globale nel quale la parola fraternità si propone di portare sprazzi di luce, respiro dell’«aperto».
di Marco Ingrosso. La Lettera enciclica Fratelli tutti (FT)1 si pone sulla scia della Laudato si’ (LS)2: nel loro insieme, questi due testi si configurano come i più rappresentativi e caratterizzanti del pensiero di Francesco, un canto limpido e inconfondibile che si diffonde profeticamente in questo scorcio di secolo. Non a caso, le note bibliografiche di FT rimandano a decine di interventi e documenti dello stesso Papa pronunciati ed emanati negli ultimi anni. Come egli stesso afferma: «Le questioni legate alla fraternità e all’amicizia sociale sono sempre state tra le mie preoccupazioni.» (LS: 2)
Il 3 ottobre di quest’anno Papa Francesco ha firmato ad Assisi una nuova lettera enciclica dedicata alla ‘fraternità e amicizia sociale’, destinata a tutti gli uomini di buona volontà.
Ultimi commenti