Cristianesimo e Islam, la complementarità possibile

Una premessa, prima di qualsiasi osservazione e commento. L’enciclica è rivolta all’umanità tutta, prescinde dal credere o non credere, o in che cosa e in Chi credere, da parte dei destinatari. L’affermazione «a volte, coloro che dicono di non credere possono vivere la volontà di Dio meglio dei credenti» (§. 74), ne evidenzia oltre ogni equivoco l’intento universale. Con questo spirito Papa Francesco entra con forza, attraverso il richiamo al Vangelo, su temi che da tempo sono all’ordine del giorno nel nostro mondo globale, e insieme su quelli di più stretta attualità. Francesco: mai nessun Papa aveva assunto il nome del Santo di Assisi; colui che con il suo modo radicale di interpretare il mondo si era spinto al limite della rottura con la Chiesa Romana, immaginando una Chiesa dei poveri, come prospettata alle origini dai testi evangelici. Gesù, il Vangelo e San Francesco quindi le coordinate per orientare il mondo da parte della cristianità.

Di Francesco Gianola Bazzini