Archivio Mensile: Maggio 2020

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Cittadini e vigili

di Alessandro Bosi – Responsabilità, scrive Samuele Trasforini nell’editoriale di Prospettiva di questo mese e conviene chiedersi se, sulla strada, la responsabilità sia sempre dei vigili e soltanto dei vigili.

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Ripensando ai valori del 25 aprile

Il colonnello Donato Carlucci, Presidente dell’Associazione Nazionale Finanzieri in congedo della sezione di Parma, ricorda in questo articolo il credito acquisito nella Resistenza dalle ricostituite Forze Armate definite dagli Alleati “esempio per i popoli oppressi dell’Europa”.

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N2 – 05/2020 – [Recensione] Civiltà, Città, Dialetti

di Francesco Gianola Bazzini – Il dialetto è una lingua e ogni lingua nasce dall’apporto di decine se non centinaia di generazioni, un grande laboratorio in cui si formano le identità collettive. Per rimanere  a quelle canoniche: cosa distingue un italiano da un inglese o da un russo o da un arabo se non in primis il linguaggio con cui si esprime? Orbene i dialetti sono una sottocategoria di queste identità. E parlando di sottocategorie non vogliamo farlo in senso riduttivo, ma anzi in senso positivo per quel ruolo creativo che nel campo socio-culturale svolgono e soprattutto hanno svolto nel passato

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Dall’errore antropocentrico alla primavera della speranza? Un appello alla riflessione e all’azione

di Luciano Mazzoni Benoni – La riflessione si svolge in 5 passi: dapprima uno sguardo sommario al panorama post-pandemia; quindi un suo raffronto col secondo dopoguerra; di qui una domanda: siamo di fronte a una primavera della speranza? Segue la segnalazione di una urgenza: servono ‘ospedali da campo’: e questo blog, nel quadro dell’iniziativa ‘Angelus novus’, può essere ritenuto uno di questi luoghi di risanamento. Infine l’appello alla decisione, senza la quale vana sarà l’attesa di quella primavera.

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[Redazionale] Sul concetto di responsabilità

di Samuele Trasforini – Responsabilità, un concetto di cui sentiamo molto parlare in questi ultimi tempi, costantemente sulla bocca di politici e giornalisti e che in profondità, forse troppo, risuona  debole anche nella nostra testa.